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Il Sass de San Belin è un grosso masso carsico che si trova sopra gli abitati di Polazzo e Fogliano: una leggenda celtica narra che qui si riunivano streghe e demoni per il sabba e dove venivano svolti riti celtici al Dio Beleno, il dio della luce. (Se volete saperne di più, premere QUI)
Noi ci siamo andati domenica, con gran calma, dato che la gita richiede davvero poco tempo e poco impegno fisico.
Abbiamo raggiunto Redipuglia e, oltrepassato il Cimitero Monumentale degli Invitti, non trovando l'accesso da Polazzo (è in via degli Ulivi), ci siamo recati a Fogliano e abbiamo cercato via Cornat, percorrendola fino al suo termine, dove c'è uno spiazzo per parcheggiare.
Da qui, basta prendere la sterrata che, accanto a dei cartelli esplicativi, scende leggermente per poi costeggiare sulla sinistra i resti di un trincerone austriaco.
Dopo poco, sulla sinistra, parte il Sentiero di Cianela che, in leggera salita, attraversando il trincerone, ci porta ad un bellissimo ripiano delimitato da muretti a secco gradinati, dove il signor Luciano, detto "Cianela", ha svolto un lavoro superbo, creando un bellissimo giardino fiorito!
Proseguendo in salita lungo fotogenici muretti a secco, alcuni ricchi di fossili, si arriva infine al cospetto del grande Sass de San Belin. Tutt'attorno, rocce carsiche lavorate, creano un ambiente molto suggestivo, coronato anche da un bel panorama verso i sottostanti centri abitati.
Tramite una gradinata, con un po' di attenzione, si può salire sopra al masso. Lì accanto c'è anche una cassettina per i "pensieri", ma al momento manca il libretto all'interno.
Da qui, basta prendere la sterrata che, accanto a dei cartelli esplicativi, scende leggermente per poi costeggiare sulla sinistra i resti di un trincerone austriaco.
Dopo poco, sulla sinistra, parte il Sentiero di Cianela che, in leggera salita, attraversando il trincerone, ci porta ad un bellissimo ripiano delimitato da muretti a secco gradinati, dove il signor Luciano, detto "Cianela", ha svolto un lavoro superbo, creando un bellissimo giardino fiorito!
Proseguendo in salita lungo fotogenici muretti a secco, alcuni ricchi di fossili, si arriva infine al cospetto del grande Sass de San Belin. Tutt'attorno, rocce carsiche lavorate, creano un ambiente molto suggestivo, coronato anche da un bel panorama verso i sottostanti centri abitati.
Tramite una gradinata, con un po' di attenzione, si può salire sopra al masso. Lì accanto c'è anche una cassettina per i "pensieri", ma al momento manca il libretto all'interno.
Raccomandiamo a tutti quanti faranno visita a questo posto, di avere rispetto per il grande lavoro svolto dal signor Luciano, di comportarsi bene e di mantenerlo pulito!
Noi abbiamo fatto un piccolo anello, salendo inizialmente tramite la stradina a sinistra della sterrata, seguendo poi un sentierino con bolli rossi che ci ha fatto arrivare sopra al Sass de San Belin, scendendo poi al ripiano dove sorge, chiudendo ad anello per il sentiero di Cianela e ritornando all'auto tramite la sterrata.
Dislivello: 60m
Tempi: 0:15h
Quota: 93m
Carta Tabacco: 054
NOTA: sulla cartina Tabacco non sono riportati questi sentieri, ne la sterrata, solo la quota 93. Noi abbiamo trovato una piccola mappa dei sentieri sulla applicazione telefonica "Europe 3D".
Per chi è iscritto su Facebook, c'è anche una pagina dedicata al Sas de San Belin.
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