Il monte Corona è una di quelle mete facili che più volte ci ha visti raggiungere la sua cima: c'eravamo saliti già con un "piccolo" Nicholas, percorrendo tutta la cresta che lo collega al monte Auernig e pure una volta, assieme ad amici, in inverno con la neve!
Ci torniamo, questa volta con Gabriele, la cui curiosità è stata stuzzicata dall'amica Silvia, sulla presenza di diversi fossili nelle vicinanze. E in un età in cui dinosauri e Jurassic Park affascinano Gabriele, questa meta diventa una sua priorità. L'accontentiamo mercoledì, raggiungendo Passo Pramollo e parcheggiando nello spiazzo antistante il ristorante Gallo Forcello.
Per salire sul monte Corona, imbocchiamo la stradina che sale proprio a fianco al ristorante (tabelle gialle) e la seguiamo lungamente, con vari saliscendi, oltrepassando casera Auernig e raggiungendo infine casera For. Lungo la strada si possono ammirare bei panorami e in agosto si fanno scorpacciate di lamponi!!! Raggiunta casera For, noi abbiamo deciso di salire al Corona passando per sella Carnizza e di scendere poi dal sentiero bollinato 501 che dalla cima ci conduce verso sud e riporta a casera For, compiendo così un piccolo e panoramico anello. Si segue perciò la stradina in salita che, raggiunta la sella, scende verso l'Austria. Noi invece saliamo lungo il sentiero 501 che sale su prati verdi disseminati di rocce, dove mucche e cavalli pascolano liberi e dopo un po' si raggiunge la vetta del monte Corona, dove c'è un grosso ometto di sassi, il timbro di vetta e un bellissimo e ampio panorama. Sul versante sud abbiamo effettivamente visto tante rocce con sedimenti fossili, per la gioia di Gabriele! Il sentiero di ritorno si imbocca proprio dietro alla cima, seguendo una sbiadita freccia rossa su una roccia, poi dei bolli rossi guidano in discesa ad aggirare la cima con belle visuali sui torrioni rocciosi del monte Cerchio. Raggiunta di nuovo casera For, si rientra per la via dell'andata.
Nessun commento:
Posta un commento