lunedì 31 dicembre 2018

M. Pocivalo e Bernadia

Sul monte Bernadia c'eravamo stati nel 2011, per vedere il tramonto assieme ad un piccolo Gabriele.
Ci torniamo per l'ultima uscita del 2018, passando prima a "far visita" al belvedere del monte Pocivalo e alla batteria posta sulla sua cima. 


venerdì 28 dicembre 2018

Chiesetta di S.M. Maddalena e Cascate Gemelle

Da Faedis, imboccando la strada che sale verso Canal del Grivò, si svolta a sinistra per salire verso Gradischiutta. Prima di arrivarci, su un tornante, troviamo le indicazioni per raggiungere le Cascate Gemelle. Si parcheggia poco prima del tornante e, seguendo le indicazioni del cartello, si sale su un sentierino che costeggia le acque del Rio Marchiat raggiungendo in breve le Cascate Gemelle. 
Fare attenzione nel periodo invernale e dopo piogge, per via del fondo scivoloso del sentiero.


Malghe di Porzus - M. Jauar - M. Karnica - Q.979

Siamo sui monti sopra Faedis, esattamente nella Valle del Grivò, dove percorriamo la stradina che ci porta verso Canebola e raggiunge la Bocchetta di Sant'Antonio. Una volta giunti qui, svoltiamo a sinistra e seguiamo le indicazioni per le Malghe di Porzus, teatro di tragici avvenimenti nel 1945. 
Parcheggiato nell'ampio spiazzo alla base della scalinata che porta alle malghe, leggiamo e spieghiamo a Gabriele ciò che accadde qui e proseguiamo in salita a vistare le piccole stanzette, immaginandoci la vita qui e tutto ciò che accade dopo. 


lunedì 24 dicembre 2018

Ritorno sul Cuar e Duron...sette anni dopo

C'eravamo già stati nel 2011, con un piccolo Gabriele nello zaino!
Ci siamo ritornati sabato... sul bellissimo altopiano di Curiedi, sopra Fusea.
Il meteo non era dei migliori, ma la natura trova sempre il modo per sorprenderci e questa volta ci ha regalato le meraviglie della galaverna! 
L'altopiano di Curiedi si raggiunge prendendo la strada che da Tomezzo porta prima a Caneva e poi salendo verso Zuglio, si imbocca la stradina a destra che, subito dopo la galleria, porta a Fusea. Seguire le indicazioni per l'agriturismo Fornas, deviando poco prima di raggiungerlo e salendo la stradina che porta a Sella Duron. Si parcheggia poco prima del divieto di transito, stando attenti a non intralciare il passaggio, oppure presso l'Agriturismo Fornas.

Dislivello: 300/400m
Tempi: 2:00-2:30h
Carta Tabacco: 013
Quota: 1350m il Cuar -1231m il Duron

Per la nostra GITA e altre FOTO seguire il LINK

lunedì 10 dicembre 2018

Tramonto dal Monte San Lorenzo

Poche ore disponibili nel pomeriggio...che fare?
Qui ci vuole un bel tramonto! Come quella volta sulla Bernadia!....e sul Pizzoc!!!
Ci vuole una cima facilmente accessibile e il monte San Lorenzo (Faedis) è già nella lista di Gabriele da un bel po'. Recuperato l'articolo che avevo visto sulla rivista Montagne 360 poco tempo fa, scopriamo che l'accesso più veloce a questa cimetta panoramica è quello dalla strada che da Valle di Soffumbergo sale a Pedrosa. Poco prima di raggiungere il piccolo borgo, giriamo a destra e seguiamo le indicazioni per Noas (cartello girato sottosopra) e dopo un'ansa della strada parcheggiamo in uno slargo prativo molto panoramico sulla pianura (antenne TV). Dall'altro lato della strada parte il facile sentiero che in una ventina di minuti, porta sulla cima del monte San Lorenzo. Poco prima di raggiungere quest'ultima, si può deviare un attimo a destra per raggiungere, con una brevissima risalita, una panchina da dove si gode un bellissimo panorama verso i monti a nord. Sulla cima del monte San Lorenzo c'è una bella croce in legno (con piccola luce che si accende quando fa buio) e un ampio panorama, sia sulla pianura che verso nord. 
Bellissimo vedere le luci accendersi nei paesi della pianura e nei piccoli borghi montani!!!!   
Raccomandazioni: Se come abbiamo fatto noi, si sale per vedere il tramonto, ricordatevi di portare una pila frontale: il buio, specie in inverno, arriva subito e tra gli alberi c'è meno luce.

Dislivello: 138m
Tempi: 0,20 min
Carta Tabacco: 026
Quota: 913m


lunedì 26 novembre 2018

Parco delle Fonti di Torrate

In una giornata "uggiosa" siamo andati a visitare il Parco delle Fonti di Torrate a Chions. 
Ne avevamo scorto il grande cartello dalla strada provinciale 1 che da San Vito al Tagliamento porta a Villotta e incuriositi, alla prima occasione ci siamo fermati: dal grande parcheggio, proprio sotto la torre dell'acquedotto, si percorrono bei vialetti, che costeggiano rogge e polle d'acqua di risorgiva. Vari cartelli indicano la posizione in cui ci si trova, dando la possibilità di accorciare o allungare la piacevole passeggiata che deve per forza terminare visitando la Torrate, unica torre superstite di uno dei più vecchi castelli del Friuli! Accanto alla torre sorge la chiesetta di San Giuliano e il suo piccolo cimitero.
Per ulteriori notizie riguardo al parco seguire il LINK 

Lunghezza: 4 km


lunedì 5 novembre 2018

Ciclabile di Bibione

Quando sui monti non si può andare a camminare, ecco che le ciclabili ci vengono in aiuto! E in Friuli Venezia Giulia ne abbiamo di belle, dai monti al mare! Questa volta abbiamo scelto quella di Bibione, già "testata" da noi adulti e perfetta per Gabriele!


mercoledì 3 ottobre 2018

Sulla Ciclabile Alpe Adria: da Chiusaforte a Pietratagliata

Una giornata su due ruote, lungo il più bel tratto della Ciclovia Alpe Adria, quello che da Chiusaforte porta a Pontebba, passando all'interno di numerose gallerie e sopra arditi ponti! Qui tanti anni fa ci passava il treno: ora ci passano migliaia di amanti della bicicletta e dei bei panorami! 
Siccome Gabriele ha da poco imparato ad andare in bicicletta, scegliamo di iniziare il percorso presso la casetta dell'acqua posta poco prima dell'abitato di Chiusaforte. Arriveremo fino alla galleria occlusa che precede la ripida discesa su strada secondaria che porta a Pontebba. Da li ripercorriamo a ritroso la ciclovia, facendo tappa alla mitica "Stazione di Chiusaforte" e continuando poi però fino a Resiutta, dove Luca ci recupera con l'auto. In tutto quasi una trentina di chilometri! Come inizio per Gabriele, non male!!!


domenica 16 settembre 2018

M.ga Poccet - Ric. Jeluz - Sella di M. Piccolo

La malga Poccet si trova in posizione davvero panoramica ed è facilmente raggiungibile con l'auto percorrendo la rotabile che sale dall'abitato di Pietratagliata, situato tra Dogna e Pontebba. Appena attraversato il ponte sul fiume Fella, si svolta a sinistra e si seguono le indicazioni per la malga. Si può parcheggiare nella rampetta d'accesso alla malga oppure sul successivo tornante, poco prima del divieto di transito. Noi abbiamo proseguito a piedi lungo la sterrata, raggiungendo il ricovero Jeluz, anch'esso in panoramica posizione, e poi la sella di Monte Piccolo, dove c'è un tavolo con panche. La strada continua poi in discesa verso la Malga di San Leopoldo, perciò noi ci siamo fermati qui, andando solo a cercare la piccola vetta del monte Piccolo, che però risulta essere ricoperta da mughi e arbusti. Al ritorno siamo andati anche a cercare la vetta del monte Poccet, anch'essa immersa nel bosco. Tanti funghetti in questa stagione (settembre), ma dato che non ce ne intendiamo, li abbiamo lasciati li. Abbiamo riconosciuto solo la bella e letale Amanita Muscaria!!! Al ritorno ci siamo dissetati alla malga Poccet, godendoci il sole e il bel panorama!

Dislivello: 350m
Tempi: 1:30h
Carta Tabacco: 018
Quota: 1710m


giovedì 6 settembre 2018

Nebria: un monte con tre cime!

Proprio all'imbocco della Val Bruna (Ugovizza), sulla nostra destra si erge il piccolo e isolato monte Nebria. Da fondovalle appare boscoso, ma dalle sue tre cime si gode di un ottimo panorama!
Possiamo scegliere di salire sulle sue tre cime seguendo la sterrata con segnavia 608 che ci porta prima a sella Nebria e poi con una lunga serie di tornanti fino in cima, oppure seguendo il sentiero 658 che sale in mezzo al bosco e ci porta nei pressi della cima est. Se il bimbo è ben allenato, si può percorrere il sentiero in salita e la sterrata in discesa, compiendo così un bell'anello.
La cima est non presenta difficoltà. Porre un po' più di attenzione nella salita delle altre due cime, per il sentiero stretto e l'ambiente un po' impervio. Se siete genitori allenati e abituati a questi terreni non ci sono problemi.

Dislivello: 430m
Tempi: 1:30 
Carta Tabacco: 019
Quota: 1207m

La nostra gita e foto QUI




giovedì 30 agosto 2018

Lignano - Marano - Isola delle Conchiglie

Ebbene si! Abbiamo abbandonato le montagne per un giorno per soddisfare la curiosità di "andare in nave" di Gabriele. Dopo alcune ricerche abbiamo trovato il sito di "Nuova Saturno da Geremia" che organizza "mini crociere nella natura dal 1969". Le crociere sono organizzate giornalmente, sia al mattino che al pomeriggio, ma con programmi diversi: al mattino il giro prevede la partenza da Lignano con escursione sul fiume Stella con visita alla riserva naturale F.V.G. (oasi WWF) e sosta nei "casoni" (antichi rifugi dei pescatori) con partenza alle 9:45 e ritorno alle 12:30. Noi abbiamo invece scelto il più comodo giro pomeridiano con partenza alle 14:30 e ritorno alle 18:00 che prevede la partenza da Lignano, con visita a Marano Lagunare (caratteristico paesino di pescatori anticamente fortezza veneta) e sosta all'Isola delle Conchiglie.
Una bella iniziativa dedicata ai bambini è la gita che si svolge il martedì mattina: la motonave si trasforma in una "nave dei pirati" e si va alla ricerca del tesoro!!!
Per i "grandi" invece, ogni giovedì sera, si può partire per godersi il tramonto sulla laguna e cenare a base di pesce in un tipico ristorante.
Il capitano Adriano e il suo staff intrattengono con curiosità, spiegazioni e canzoni gli ospiti sulla motonave.

Alcune foto della nostra gita:


giovedì 23 agosto 2018

Monte Corona

Il monte Corona è una di quelle mete facili che più volte ci ha visti raggiungere la sua cima: c'eravamo saliti già con un "piccolo" Nicholas, percorrendo tutta la cresta che lo collega al monte Auernig e pure una volta, assieme ad amici, in inverno con la neve!
Ci torniamo, questa volta con Gabriele, la cui curiosità è stata stuzzicata dall'amica Silvia, sulla presenza di diversi fossili nelle vicinanze. E in un età in cui dinosauri e Jurassic Park affascinano Gabriele, questa meta diventa una sua priorità. L'accontentiamo mercoledì, raggiungendo Passo Pramollo e parcheggiando nello spiazzo antistante il ristorante Gallo Forcello. 
Per salire sul monte Corona, imbocchiamo la stradina che sale proprio a fianco al ristorante (tabelle gialle) e la seguiamo lungamente, con vari saliscendi, oltrepassando casera Auernig e raggiungendo infine casera For. Lungo la strada si possono ammirare bei panorami e in agosto si fanno scorpacciate di lamponi!!! Raggiunta casera For, noi abbiamo deciso di salire al Corona passando per sella Carnizza e di scendere poi dal sentiero bollinato 501 che dalla cima ci conduce verso sud e riporta a casera For, compiendo così un piccolo e panoramico anello. Si segue perciò la stradina in salita che, raggiunta la sella, scende verso l'Austria. Noi invece saliamo lungo il sentiero 501 che sale su prati verdi disseminati di rocce, dove mucche e cavalli pascolano liberi e dopo un po' si raggiunge la vetta del monte Corona, dove c'è un grosso ometto di sassi, il timbro di vetta e un bellissimo e ampio panorama. Sul versante sud abbiamo effettivamente visto tante rocce con sedimenti fossili, per la gioia di Gabriele! Il sentiero di ritorno si imbocca proprio dietro alla cima, seguendo una sbiadita freccia rossa su una roccia, poi dei bolli rossi guidano in discesa ad aggirare la cima con belle visuali sui torrioni rocciosi del monte Cerchio. Raggiunta di nuovo casera For, si rientra per la via dell'andata.

Dislivello: 400m per i vari saliscendi
Tempi: 1:45-2:00h con calma
Carta Tabacco: 018
Quota: 1832m

Le foto del nostro giro:



sabato 18 agosto 2018

Monte Runch e Monte Valsecca

Due facilissime cime raggiungibili dalla Panoramica delle Vette, una stretta strada percorribile in auto, che parte dall'abitato di Tualis o da Ravascletto. Se si sale da Ravascletto, parcheggiare l'auto proprio sul tornante dove la strada da asfaltata diventa sterrata. Se si parte da Tualis, oltrepassare l'agriturismo casera Chiadinas e percorrere con attenzione, la stretta stradina sterrata in direzione Ravascletto: parcheggiare sul tornante dove ritorna asfaltata. 
Per il monte Runch ci si incammina lungo la stradina con divieto che ci porta prima ai ruderi di casera Valsecca, poi ad una sella dove incrociamo il sentiero 152 proveniente da Ravascletto. Seguiamo a destra una traccia nell'erba che in meno di mezz'ora ci porta sul verde cimotto del monte Runch dove troviamo un ometto di sassi e un bellissimo panorama sulla valle di San Pietro. 
Al monte Runch si può arrivare anche da un paio di tornanti prima, imboccando il sentiero 152 che, dalla strada asfaltata, sale prima al ricovero casera Glaretz, per poi arrivare alla sella tra il monte Valsecca e il monte Runch (200m di dislivello - 0:40h).
Qui parte il sentiero, non segnalato ma facilmente intuibile, che sale in meno di mezz'ora alla cima del monte Valsecca lungo un panoramico pendio erboso. In cima c'è un ometto con all'interno un libricino di vetta (al momento rovinato dall'umidità). Bellissimo panorama!!! 

Per altre info sui percorsi facili che partono dalla Panoramica delle Vette, cliccare QUI.

Dislivello: Monte Valsecca 95m - Monte Runch irrilevante
Tempi: 0:30h
Carta Tabacco: 09
Quota: 1966m - 1845m

PS: il monte Runch l'abbiamo salito al tramonto, il monte Valsecca al mattino (abbiamo dormito in tenda sulla sella tra le due cime!!!).

Le foto delle nostre salite:


Monte Crostis e monte Neval

A distanza di sette anni, siamo tornati sul monte Crostis! La prima volta che ci siamo saliti, Gabriele aveva solo due anni e un po' camminò, un po' se la prese comoda nello zaino portabimbo! (Foto e gita del 2011)

Per chi percorre la Panoramica delle Vette, tappa d'obbligo è l'agriturismo casera Chiadinas e la facile cima del monte Crostis. Sulla Panoramica delle Vette ci si arriva percorrendo la stretta stradina che parte o da Tualis (scelta consigliata in quanto tutta asfaltata) o da Ravascletto (asfaltata fino ai ruderi di casera Valsecca, poi sterrata e senza guardrail). Parcheggiata l'auto davanti all'insegna della casera oppure nello spiazzo adibito poco prima, s'imbocca il sentiero Cai 151 che, con andamento tranquillo, porta in 0,40-1:00h alla panoramica cima del monte Crostis. Noi da lì abbiamo percorso un breve tratto verso sinistra, seguendo il sentiero verso il monte Coventas, per poi abbassarci e, seguendo una mulattiera di guerra, puntare all'antenna/webcam che si vede in cima al monte Neval, che abbiamo raggiunto per poi scendere, sempre tramite mulattiera di guerra, verso la strada della Panoramica delle Vette dove è posto un monumento in roccia ai "donatori di sangue". Tramite strada, in breve si ritorna al punto di partenza. 
Ps. Le mulattiere di guerra non hanno segnavia ma sono facilmente individuabili.

Altri posti da visitare, lungo la Panoramica delle Vette, sono i laghetti di Tarondon e Crasulina, il cui accesso avviene tramite sentiero Cai 154 partendo dai pressi della casera Tarondon.
Altre facili cime da salire sono: il Piz di Mede ( 250m di dislivello - 0:45h), partendo dal sopracitato sentiero Cai 154, il Monte Valsecca e il monte Runch, partendo dai ruderi di casera Valsecca (cliccare QUI per info).

Dislivello: 300m
Tempi: 0:40-1:00h (2:00h per l'intero anello)
Carta Tabacco: 09
Quota: M.Crostis 2250m - M.Neval 2061m

Alcune foto del nostro giro:


lunedì 13 agosto 2018

"La Ghiacciaia" e la Chiesetta del Calvario a Resiutta

Passando sulla statale davanti a Resiutta, si può notare, sull'alto di una collina verde, la Chiesetta del Calvario. Mi ero ripromessa varie volte di fermarmi e oggi, di ritorno dalla visita al Forte Hensel di Malborghetto, siamo andati a visitarla. Si parcheggia davanti alla chiesa di san Martino Vescovo, accanto al cimitero e la stradina d'accesso si trova in mezzo alle case, in Via Chiesa. Si sale seguendo la sterrata con le stazioni della Via Crucis e dopo 300m si giunge alla Chiesetta del Calvario da dove si gode di un bel panorama sull'abitato di Resiutta e i monti che la circondano. Purtroppo come volte accade, anche questa chiesetta l'abbiamo trovata chiusa. Peccato. Attorno ci sono delle panchine dove si può far merenda.
Ritornati alle case di Resiutta, si può visitare brevemente "La Ghiacciaia", una breve galleria scavata nel monte Gravizze, per far refrigerare la birra che qui si produceva, utilizzando le fresche e limpide acque del torrente Resia. All'interno ci sono dei pannelli esplicativi e premendo sui pulsanti si possono vedere un filmato sull'attività produttiva proiettato sulla parete della grotta, oppure i suoni dei minatori che scavavano.

Dislivello: 100m
Tempi: 0,30h
Carta Tabacco: 027 - 018
Quota: 344m


Forte Hensel

Molte volte, giungendo da Tarvisio, ne abbiamo scorto le mura svettare sopra la galleria della statale SS13 e incuriositi dalla notizia della sua apertura, andiamo a visitarlo. Giunti a Malborghetto, parcheggiamo l'auto nello spiazzo subito dopo la galleria che porta verso Ugovizza. Cartelli indicano di proseguire sulla sterrata e dopo poco raggiungiamo lo spiazzo antistante le mura del Forte Hensel (per la sua storia cliccare sul link)... o di ciò che ne resta, essendo molto in rovina e crollato in più punti. Purtroppo, viste le precarie condizioni, non si può visitarlo all'interno, almeno fino a che non decideranno di metterlo in sicurezza. Per ora ci accontentiamo di visitarlo all'esterno e di proseguire in salita lungo una mulattiera che ci porta alla parte alta del forte, dove su un pulpito (attenzione, sentiero stretto) sventola la bandiera. Anche questa parte di forte è molto diroccata e invasa da arbusti e erba ma scendiamo lo stesso, tramite gli accessi dalle cannoniere, per dare un' occhiata. Porre la massima attenzione con bimbi piccoli, almeno fino a quando la zona non sarà ripulita e messa in sicurezza.
Un altro sentiero del parco tematico che porta al forte, parte prima della galleria, sul lato strada opposto al monumento del Leone di Hensel, lungo la stradina che porta al ristornate Rio Argento.


sabato 11 agosto 2018

Garnitzenklamm

La Garnitzenklamm è una forra attrezzata che si trova a sud di Hermagor, vicino a Moderndorf. Scavata dal torrente Garnitzen, la gola è lunga circa 4,5 km ed è divisa in settori, da facile nella prima parte, a difficile nell'ultima parte. Noi l'abbiamo percorsa fino al ponte 9 senza grosse difficoltà: l'importante è non soffrire troppo di vertigini e tenersi bene ai cavi corrimano. I tratti che potrebbero risultare più "esposti" son tutti attrezzati con cavo corrimano e staffe, dove grandi e piccoli possono tenersi per sicurezza. Oltre il ponte nove non conviene andarci, anche perchè già da qui il ritorno è bello lungo, sia che percorriate come noi la sterrata e successiva mulattiera con segnavia 410, sia che ripercorriate a ritroso la forra (scelta consigliata...la sterrata è davvero lunga, con parecchi punti al sole e tratti nel bosco un po' ripidi).
Ps. Sconti alla biglietteria per i soci Cai!!!

Dislivello: 500m 
Tempi: 5-6h A/R
Quota: 1000m
Carta Freytag&Berndt: WK223

La nostra gita QUI


venerdì 10 agosto 2018

Casa delle Farfalle di Bordano

Per chi è in zona "Lago di Cavazzo", oltre alle facili camminate sul Monte Pues e al Lago di Cornino già descritte in questo blog, si può visitare la "Casa delle Farfalle" di Bordano. Essa rappresenta il più grande complesso di serre tropicali in Italia, con 1000mq solo di serre climatizzate dove troviamo tre differenti tipologie di foreste: africana, asiatica e amazzonica. Centinaia di farfalle multicolori volano libere in mezzo ai visitatori!!! Si possono osservare anche particolari insetti e animaletti!!! 
La "Casa delle Farfalle" è aperta dalle 10.00 alle 18:00 ma vi consigliamo di andarci nelle ore maggiori di sole, perchè le farfalle vanno a nanna presto!!!


giovedì 9 agosto 2018

Lago di Avostanis

Il laghetto di Avostanis si trova in una bucolica conca, contornato dalle belle cime della Creta di Timau e Cima Avostanis. Tutto in giro prati verdi e marmotte e tanta, tanta pace!
Risalendo il Canale di San Pietro, dopo l'abitato di Paluzza e poco prima di raggiungere Timau, stiamo attenti, raggiunte le case di Laipacco, a imboccare la strada all'inizio asfaltata, poi sterrata, che sale a Casera Pramosio. Parcheggiata l'auto, continuiamo a piedi lungo la stradina sterrata contrassegnata con il segnavia 402 che ci porta a Casera Pramosio Alta (ricovero d'emergenza) e al vicino laghetto di Avostanis. 
Da lì, per chi vuole ancora "scarpinare", si può raggiungere la Creta di Timau o la Cima Avostanis.

Dislivello: 420m
Tempi: 1:30h-2:00h
Quota: 1940m
Carta Tabacco: 09


martedì 7 agosto 2018

Fontanon di Goriuda

Percorrendo la Val Raccolana, proprio prima della serie di tornanti che portano a Sella Nevea, possiamo notare davanti a noi, scendere dalla parete con un vistoso tuffo, la cascata del Fontanon di Goriuda. Lo spettacolo è più vistoso in primavera-inizio estate, quando le nevi del Canin si sciolgono e incrementano la portata d'acqua. Parcheggiando nei pressi della Trattoria Al Fontanon (ottimo ristoro!), il sentiero parte proprio sul lato opposto della strada e si inoltra dolcemente tra gli alberi per sbucare poco dopo presso il laghetto che si forma alla base della cascata, che può essere osservata anche da dietro attraversando un ampio antro roccioso!
Fino a qui l'escursione è adatta a tutti! 
Se si vuole vedere da dove esce la cascata, il sentiero che porta alla grotta (dove solo personale esperto può accompagnarvi all'interno!) si devono risalire un paio di tornanti, fino a trovare il sentiero che porta a casera Goriuda di sopra. Dopo averlo percorso per un po', prima che salga in stretti tornanti, si prosegue dritti arrivando all'imbocco della galleria da dove sbuca l'acqua e si getta con un salto di 30m nel laghetto sottostante (prestare attenzione!!!). Informandosi presso la Trattoria Al Fontanon o presso il Parco naturale Prealpi Giulie, si possono organizzare delle gite all'interno della grotta. 

Dslivello: 100m - 200m
Tempi: 0:20h per la cascata - 0:45-1:00h per la grotta
Carta Tabacco: 019 - 027
Quota: 716m - 871m


Forra della Chianevate e Buse dai Pagans

A Cavazzo Carnico, possiamo visitare due angolini davvero suggestivi!!! Lungo la strada che porta alla trattoria "Al Pescatore", sulla sinistra scorgiamo un ampio spiazzo dove possiamo parcheggiare l'auto (indicazioni). Incamminandoci verso il vicino torrente Faeit, troviamo i punti più facili per oltrepassarlo camminando sui grossi massi e una volta raggiunta la sponda opposta, passiamo accanto alle alte pareti strapiombanti della falesia di arrampicata. Raggiunti dei grossi massi, cerchiamo, con la dovuta cautela, di oltrepassarli ritrovandoci così all'ingresso della forra della Chianevate! Alte e contorte pareti creano un ambiente fresco e suggestivo, divise a metà dal ponte sospeso che collega varie postazioni del Vallo Littorio! Senza problemi, illuminati dall'alto, raggiungiamo in pochi minuti il termine della forra. Maggiori info sulla forra le trovate QUI  (cliccare sul link).
Una volta usciti, poco più in là, troviamo l'ampio antro chiamato Buse dai Pagans. In fondo, al suo interno, si nasconde l'ingresso che dà accesso alle postazioni e al fortino militare del Vallo Littorio: entrare solo con le dovute precauzioni e soprattutto con una pila!!!
Maggiori info sull'escursione QUI (cliccare sul link).
Gita effettuata nel 2016

Dislivello: irrilevante
Tempi: 0:30-45
Quota: 287m
Carta Tabacco: 013


venerdì 6 luglio 2018

Sentiero del Dint

Per chi arriva al bel lago di Barcis, oltre alle varie cose da visitare lì in giro, si può percorrere il "fresco" Sentiero del Dint. Con i suoi tre belvederi sul lago e la forra del torrente Cellina, il sentiero percorre un bellissimo bosco di faggi e pini, punteggiato da massi calcarei e cartelloni esplicativi. Si può compiere un bel giro ad anello percorrendo al ritorno una stradina asfaltata , oppure prendere una delle varie scorciatoie e ripercorrere i passi dell'andata. 

Dislivello: 100m
Tempi: 1:30h
Carta Tabacco: 012
Quota: 525m

Descrizione, Foto e Gita QUI


mercoledì 13 giugno 2018

Il Sentiero del Gallo dal rif. De Gasperi

Se avete la fortuna di salire e magari pernottare al rifugio F.lli De Gasperi in Val Pesarina, vi divertirete salendo con il "Sentiero degli Sbilfs" e, per chi ha ancora voglia di camminare, ammirerete bellissime fioriture e panorami con il "Sentiero del Gallo", chiamato così per la presenza (quando si fa vedere!) del gallo forcello! Il Sentiero del Gallo parte proprio dietro il rifugio e con calma lo si percorre in un oretta tranquilla.

Dislivello: 150m
Tempi: 1h
Carta Tabacco: 01
Quota: 1800m

Foto e gita QUI


Cascate dell'Arzino

Per vedere le belle cascate dell'Arzino, dobbiamo arrivare al piccolo paesino di Pozzis: lo si può raggiungere percorrendo la lunga Val d'Arzino da Anduins, oppure oltrepassando la Sella Chianzutan da Verzegnis. Se si vuole fare un giro d'anello che impegna per un paio di ore, si parcheggia a Pozzis e, una volta guadato il torrente (non ci sono ponti), si risale lungamente la sterrata che al bivio va verso destra, fino a dove si incontrano i primi salti delle cascate. Si può scegliere se continuare sulla sterrata con le dovute deviazioni, oppure costeggiare le cascate tramite il sentierino che in salita porta ai vari belvedere attrezzati. Dal pianoro finale si risale alla stretta rotabile che da Pozzis porta a Sella Chiampon e si rientra a Pozzis chiudendo il giro ad anello. In alternativa, si può giungere fino a qui in auto e percorrere a piedi (in questo caso in discesa) solo il tratto delle cascate.  

Dislivello: 100m
Tempi: 2h A/R
Carta Tabacco: 020 o 013
Quota: 789m

La nostra GITA/FOTO


Anello del lago di Cornino

Il lago di Cornino è un piccolo gioiello...uno smeraldo...incastonato tra le prime propaggini dell'altopiano di Monte Prat e il fiume Tagliamento. Per poterlo visitare dobbiamo raggiungere il paesino di Somp Cornino e parcheggiare poco oltre le ultime case seguendo le indicazioni per il Centro Visite "Progetto Grifone". Qui infatti, oltre al laghetto, si può visitare questo piccolo centro avifaunistico, dove potremo osservare alcuni uccelli rapaci, tra cui il grifone!
Il sentiero parte dal parcheggio e passando accanto al Centro Visite, sale lentamente in mezzo agli alberi. Ad una biforcazione si può scegliere se andare verso il belvedere o verso il laghetto. Noi li abbiamo visitati entrambi: dal belvedere si gode di una bella vista sul fiume Tagliamento e dintorni. Il sentiero che scende al laghetto, lo contorna e per il ritorno si può scegliere se ritornare per la strada (prestando attenzione alle auto - piccolo belvedere sul lago da un masso) o per il belvedere.

Dislivello: insignificante
Tempi: 1h con calma
Carta Tabacco: 020
Quota: 155m







venerdì 27 aprile 2018

Monte Pues (Monte Prat)

L'altopiano di Monte Prat non manca di stupire. Ci sono parecchi belvedere sulla pianura e sulla valle del Tagliamento. Questa volta abbiamo salito il monte Pues, raggiungibile dalla località  Ledrania, percorrendo la stretta stradina che porta agli stavoli Somp La Pala. Siccome la stradina si restringe sempre più, è consigliabile lasciare l'auto in un ampio slargo dove scende una stradina con divieto e proseguire verso nord a piedi. Oltrepassato un primo bivio con crocifisso, si imbocca il successivo a sinistra, proprio dove la stradina asfaltata inizia a salire. La prima parte è rappresentata da una brutta stradina che si trasforma poi in un bel sentiero. Percorrendolo fino alla fine si giunge sul bellissimo balcone del monte Pues.

Dislivello: 100m più o meno
Tempi: 0,45 min
Carta Tabacco: 020
Quota: 880m

La nostra GITA (cliccare il link)


lunedì 12 marzo 2018

Parco tematico Bombaschgraben

Salendo lungo la strada che da Pontebba porta al Passo Pramollo, dopo un tornante, troviamo le indicazioni per raggiungere tramite un bel sentiero, trincee e postazioni ripristinate a cura dell'associazione "Quello che le montagne restituiscono" di Pontebba. 
Ps. Il link al post di alpinauta si riferisce ad una gita effettuata nel 2015, ma ci siamo stati anche recentemente (2017). I volontari dell'associazione continuano sempre il loro bel lavoro di recupero di nuovi tratti per ampliare e rendere sicure nuove zone visitabili.

Dislivello: 200m
Tempi: 1-2h
Carta Tabacco: 018
Quota: 942m

La nostra GITA



Torre Picotta

La Torre Picotta è una piccola opera fortificata che sorge sulle pendici del monte Strabut, che domina Tolmezzo. Costruita per avvistare i nemici e terminata nel 1480, faceva parte di un complesso sistema fortificato che circondava Tolmezzo. Nel 1944 fu fatta saltare in aria dai tedeschi ma è stata ricostruita fedelmente grazie a documenti e vecchie foto. Dalle sue mura si può godere di un bel panorama! Ci sono diversi sentieri che la raggiungono, il più tranquillo è quello lastricato con lampioni che sale dalla località Prà Castello.

Dislivello: 165m
Tempi: 0,40min
Carta Tabacco: 013
Quota: 490m


Moggessa di qua e di là

Questi due piccoli borghi montani, sono raggiungibili dalla località Riu, presso Moggio Udinese, imboccando il sentiero Cai 418. Alcune case sono in totale abbandono e diroccate, altre invece sono state abilmente recuperate, grazie ad una via di accesso in jeep per i soli frontisti proveniente dal paesino di Grauzaria.

Dislivello: 250m in salita + 150 in discesa (viceversa per il ritorno)
Tempi: 1,30-2:00h
Carta Tabacco: 018
Quota: 510m - 530m

FOTO (link di una gita precedente)


Bunker museum

Il Bunker Museum è un parco militare posizionato su una collina in mezzo al bosco, lungo la strada che porta al Wurzenpass, situato tra Austria e Slovenia. Risalente alla guerra fredda, alcuni volontari lo hanno acquistato e trasformato in attrazione turistica, ripristinando gallerie, postazioni, cannoniere e trincee. All'interno c'è un piccolo negozio di souvenirs militari e una saletta dove vengono proiettati foto e filmati della zona durante la guerra. Oltre al biglietto d'entrata per visitare il tutto, a pagamento si può fare un divertente giro con un carrarmato! 
Per maggiori info: http://www.bunkermuseum.at/index.php


Col Gentile

Il Col Gentile è una panoramica cima posta proprio tra il Canale di Gorto e la conca di Sauris. La via più breve è da nord ma comporta un lungo avvicinamento in auto se si giunge da Lateis di Sauris passando per Casera Losa, ripido invece se si arriva da Mione di Ovaro (necessita una jeep!). In entrambi i casi si deve raggiungere "La Forcje" da dove, una volta parcheggiata l'auto, si imbocca il sentiero con segnavia 235 che in un oretta di cammino ci porta alla bella croce di vetta.

Dislivello: 310m
Tempi: 1h 
Carta Tabacco: 01
Quota: 2075m


lunedì 22 gennaio 2018

Schiestelnock

Lungo la bellissima Nockalmstrasse, proprio dietro la Glockenhutte, parte il sentiero che sale allo Schiestelnock. Sulla cima, una croce di vetta e una bella vista!

Dislivello: 182m
Tempi: 0,40h
Carta Freitag&Berndt
Quota: 2206m

Foto e Gita QUI


Alla Stella dei Cidulars sul Monte Vas

Una grande Stella Alpina, posta sul belvedere del monte Vas, accanto ad un bel tavolo con panche! 
Da Lauco o da Tolmezzo, arriviamo alle case Uerpa e parcheggiamo. Dietro una casa accanto ad un'ancona votiva troviamo l'inizio del sentiero con le indicazioni per arrivare alla Stella del monte Vas. Se si vuole raggiungere la cima vera e propria, bisogna risalire il ripido pendio dietro il tavolo e camminare ancora un po' fino ad arrivare al cartello che ne indica la vetta.

Dislivello: 220m
Tempi: 0,40h
Carta Tabacco: 013
Quota: 1220m

Foto e Gita QUI


Sentiero degli Sbilfs al rifugio De Gasperi

Salendo al rifugio De Gasperi da Pian di Casa (Val Pesarina), percorriamo il sentiero 201 e entriamo nel mondo dei folletti....o sbilf! Occhietti ci fissano dagli alberi, sbilfs sono appostati qua e là tra i cespugli! Alla loro ricerca risaliamo fino al rifugio De Gasperi dove una bellissima vista ci aspetta e anche la simpatica accoglienza dell'amico Omar!

Dislivello: 531m
Tempi: 1,30h
Carta Tabacco: 01
Quota max:
1767m

Foto e Gita QUI


Lago di Volaia

Sì, ce l'abbiamo fatta! Siamo arrivati al lago di Volaia! 
Da Forni Avoltri, giriamo per Collina e raggiunto il rifugio Tolazzi, saliamo o per la strada o per il sentiero 144, fino al rifugio Lambertenghi-Romanin. Da lì, ancora pochi metri per raggiungere il passo Volaia e l'omonimo lago!

Dislivello: 600m
Tempi: 2h
Carta Tabacco: 09
Quota max: 1970m




Las Callas

Risalendo la strada che da Paularo porta al Cason di Lanza, circa a metà strada, troviamo la baita "Da Nelut" e parcheggiamo. Poco oltre, su un albero lungo la strada, troviamo le indicazioni per la forra de Las Callas. Il sentiero scende fino al greto del torrente Chiarsò e continua fino a quando inizia a risalire verso destra, lungo una cengia attrezzata con cavo, che percorre l'intera forra, dove le acque del Chiarsò scorrono veloci e impetuose. Il posto è davvero interessante! Alla fine della forra, il sentiero risale con vari tornanti fino alla strada. 

Dislivello: 200m
Tempi: 1h
Carta Tabacco: 09
Quota: 840m





Balcone dell'Amarianutte

Percorrendo la strada che da Amaro porta a Tolmezzo, all'altezza della località Rivoli Bianchi, sulla destra c'è una sterrata che in leggera pendenza, risale il lato destro della fiumana ghiaiosa e porta al bivio con il "Troi di Martin". Il sentiero sale a tornanti il pendio boscato nord dell'Amarianutte. Dopo circa un oretta si arriva ad un bivio: da un lato si va verso la cima (ancora 300md), dall'altro al balcone dell'Amarianutte. Il libro delle visite è dentro una scatola sotto la panca.

Dislivello: 400m
Tempi: 1,30h
Carta Tabacco: 013
Quota: 768





domenica 21 gennaio 2018

Monte Glemine

Il sentiero per il monte Glemine sale da Gemona, ma noi oggi "imbrogliamo" un po' e saliamo in auto lungo i tornanti che portano a malga Cuarnan: lo intercettiamo più comodamente proprio da uno di questi tornanti, seguendo le indicazioni del cartello e giungendo presso un'ancona votiva. Il sentiero per la cima sale proprio dietro questa ancona e con percorso in cresta ne raggiunge la piccola vetta a picco su Gemona.

Dislivello: 200m....80m se preso dal tornante più in alto.
Tempi: 0,40h
Carta Tabacco: 020
Quota: 709m

 

Cascate dell'Orvenco

Partendo dal "Lavio di Salt" ad Artegna seguiamo il sentiero didattico del torrente Orvenco che ci condurrà lungo il suo corso ad ammirare cascate e pozze, fino a giungere alla bella cascata Tulin. Poi saliremo alle mura del castello di Ravistagno per ammirare il panorama dall'alto, per ritornare poi tramite sterrata, al punto di partenza.

Dislivello: 200m
Tempi: 2-3h
Carta Tabacco: 020
Quota: 434m

Foto e Gita QUI


Bivacco Tamars

Sull'altopiano di Monteprat, sopra Forgaria, sorge un piccolo bivacco di proprietà privata ma aperto agli escursionisti di passaggio. Noi vi siamo arrivati salendo da Somp Cornino fino a Somp il Ciuc tramite il sentiero 817, poi con il sentiero 818. Vi si può giungere più comodamente direttamente in auto dall'altopiano di Monteprat, parcheggiando in località Ledrania e percorrendo solo l'ultimo tratto di sentiero e strada sterrata.
Sconsigliamo il sentiero Ciuc Da La Pale, al momento della gita ( febbraio 2017) ripido e pieno di rovi, specialmente se fatto in discesa come lo abbiamo percorso noi.

Dislivello: 600m
Tempi: 4h A/R
Carta Tabacco: 020
Quota: 788m

Foto e Gita QUI


Bivacco Cimenti-Floreani

Saliamo a Illegio e parcheggiata l'auto presso il campo sportivo, imbocchiamo il sentiero 443, che con alcuni brevi tratti esposti e attrezzati ci porta fino al bivacco Cimenti Floreani. Per il rientro noi abbiamo seguito il sentiero 461, nella speranza di intercettare più in basso una traccia che ci riportasse al punto iniziale, ma non l'abbiamo trovata ritrovandoci presso il poligono militare sulla strada che sale ad Illegio. Abbiamo perciò dovuto risalire fino ad Illegio tramite la strada asfaltata. Provvedere magari a lasciare una seconda auto presso il poligono.

Dislivello: 460m
Tempi: 4h A/R
Carta Tabacco: 013
Quota: 1067

Foto e Gita QUI