giovedì 4 giugno 2020

Casera Nischiuarch dalla Val del Torre

La prima volta che siamo andati a casera Nischiuarch, l'abbiamo raggiunta da Sella Carnizza (Val Resia) e Gabriele aveva poco più di due settimane! E' stata la sua seconda gita in montagna!
A distanza di undici anni, ci torniamo, questa volta partendo dalla Val del Torre, raggiungibile da Tarcento (UD). 


Dobbiamo percorrerla fino a poco oltre il Passo di Tanamea dove, sulla destra, in prossimità del ponte sul Rio Bianco (Bieli Patok), possiamo parcheggiare: il nostro sentiero si trova oltre il ponte, dove  a sinistra troviamo il cartello del segnavia CAI 739. Questo sentiero fa parte del Cammino Celeste, i cui simboli a forma di pesce ci accompagneranno lungo il percorso.


Il sentiero, inizialmente parte ripido, ma poco oltre la pendenza si attenua e sale in un bellissimo bosco di faggi, alternando tratti rettilinei a brevi tornantini che fanno guadagnare dislivello. 











Raggiunto il punto più alto, il sentiero inizia a scendere, perdendo un centinaio di metri, per poi traversare tra altissimi faggi e portarci nei bei prati di casera Nischiuarch, in questi giorni (giugno) riccamente fioriti e colorati! 






Il posto è davvero incantevole e tranquillo, affacciato sulla lunga dorsale del Granmonte. Troviamo due edifici, di cui uno aperto come rifugio d'emergenza o per un eventuale pernotto. All'interno c'è il libro delle firme e il timbro per le credenziali del Cammino Celeste.








Noi abbiamo voluto salire anche al monte Nischiuarch ma, essendo la cima immersa tra gli alberi e la salita non proprio evidente (noi abbiamo seguito le indicazioni di una app telefonica), ne tralasciamo la descrizione. 




Il rientro si effettua con lo stesso sentiero dell'andata.

Varie le postazioni della Guerra Fredda lungo la strada e all'inizio del sentiero, purtroppo chiuse e non visitabili se non esternamente.


Dislivello: 400m
Tempi: 1:30h (solo andata)
Carta Tabacco: 026
Quota: 1200m

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