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lunedì 3 giugno 2019

Crete del Mezzodì

Domenica volevamo ritornare sul monte Paularo, già "salito" da Gabriele nell' ottobre del 2009.
Abbiamo così percorso in auto la Val Canale e, una volta raggiunto il paesino di Laipacco, abbiamo svoltato a destra percorrendo la lunga strada sterrata che porta al rifugio casera Pramosio dove , poco prima di raggiungerla,abbiamo parcheggiato.


Ci siamo incamminati lungo la sterrata con segnavia Cai 404 che poco dopo si trasforma prima in comoda mulattiera, poi in sentiero. 






Pian piano, sotto un bel caldo sole e bucoliche nuvolette bianche, siamo passati sotto le pendici delle Crete del Mezzodì raggiungendo la forcella Fontanafredda. 




Siamo proseguiti verso una successiva forcella, dove abbiamo potuto osservare il percorso verso il monte Paularo. Qui, ci siamo accorti che, lungo il versante nord, il sentiero era ancora parecchio ricoperto di neve. 




Abbiamo allora fatto dietrofront e, raggiunta di nuovo la forcella di Fontanafredda, abbiamo puntato verso le vicine Crete del Mezzodì. 


Non essendoci un sentiero vero e proprio, noi abbiamo semplicemente risalito il pendio dal lato meno ripido, raggiungendo una specie di altipiano con resti di numerose trincee. Puntando alla vetta principale, contraddistinta da una piccola parete rocciosa che nasconde una galleria franata, ne abbiamo raggiunta la piccola cima, tra roccette e erba. 






Il panorama tutt'attorno è davvero spettacolare, anche da queste piccole e poco note elevazioni (fare attenzione, spazio ristretto). 


Dopo aver pranzato sul prato sottostante, siamo ritornati sul sentiero 404 e da lì di nuovo a casera Pramosio. 







Ritornati a valle, abbiamo approfittato per raggiungere Timau e visitare il fornito museo della Grande Guerra.

Dislivello: 500m
Tempi: 2h
Quota: 1980m
Carta Tabacco: 09

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