Per raggiungere il rifugio Giaf, dobbiamo arrivare a Forni di Sopra e proseguire oltre, in direzione Passo della Mauria, fino a oltrepassare la frazione Chiandarens, dove sulla sinistra troveremo una stradina con le indicazioni per il rifugio. La percorriamo tutta, parcheggiando negli spiazzi che precedono il ponte sul torrente Giaf (divieto di transito).
C'incamminiamo a piedi lungo la sterrata e, arrivati al primo tornante, possiamo scegliere se seguire la sterrata o prendere il sentiero: noi abbiamo scelto il sentiero, lasciando la sterrata per il ritorno.
Il sentiero è molto bello e s'inoltra nel bosco costeggiando il torrente, che oltrepassiamo su dei ponticelli di legno, fino ad arrivare prima al bivacco invernale e poco dopo al rifugio Giaf. Solo un breve tratto richiede attenzione per un piccolo franamento.
Il rifugio è una bella casetta e all'esterno ci sono dei giochi per bambini.
Noi da qui abbiamo proseguito per l'Anello di Bianchi (sentieri Cai 361-342), percorrendone solo metà, dato che il brutto tempo ci ha sorpresi nella parte alta del percorso. L'altra parte (per la cima Boschet) l'avevo percorsa senza Gabriele anni fa. Lo consigliamo comunque a "bambini allenati", perché il sentiero per un lungo tratto sale verso la forcella Urtisiel, al sole e in mezzo ai mughi.
I panorami sono molto belli e, poco dopo il bivio con forcella Urtisiel, il sentiero si appiana (panchina) e in leggero saliscendi traversa verso il punto più alto del nostro anello, una forcellina la cui salita inizialmente presenta un breve tratto attrezzato con cavetto.
Giunti sulla forcellina, il sentiero cala dall'altro lato (attenzione) e dopo un tratto si giunge al bivio con il sentiero Cai 354 che scende giù molto ripidamente verso il rifugio Giaf, prima tra mughi e rocce, poi nel boschetto che precede l'arrivo al rifugio.
Noi siamo scesi da questo sentiero, ma volendo, si continua verso il monte Boschet e da qui si ritorna al rifugio, completando così l'intero Anello di Bianchi.
Per il rientro, siccome pioveva a dirotto, abbiamo scelto la strada, un po' più lunga ma meno pericolosa, vista l'aumentata portata d'acqua del ruscello che costeggia il sentiero!
Noi siamo scesi da questo sentiero, ma volendo, si continua verso il monte Boschet e da qui si ritorna al rifugio, completando così l'intero Anello di Bianchi.
Per il rientro, siccome pioveva a dirotto, abbiamo scelto la strada, un po' più lunga ma meno pericolosa, vista l'aumentata portata d'acqua del ruscello che costeggia il sentiero!
Dislivello: 350m al rif Giaf - 300m per l'intero Anello di Bianchi
Tempi: 0,45/50 minuti al rif. Giaf - 1,00h al bivio con il sentiero Cai 354 (2:40h per l'intero anello)
Quota: Rif. Giaf 1400m
Carta Tabacco: 02
Ciao! il tratto attrezzato è impegnativo? può essere affrontato anche senza attrezzatura? Grazie!
RispondiEliminaCiao Giulia, scusaci tanto per il ritardo, ma non mi era arrivata la segnalazione del commento!!
RispondiEliminaIl tratto è attrezzato con cavetto "corrimano" ed è breve. Serve più ad aiutare la risalita, dato il fondo sconnesso. Consiglio comunque attenzione, specie in presenza di bambini piccoli.
Spero di esserti stata utile e scusa ancora per il ritardo.
Nadia